Dopo il web 2.0, il Festival dell'economia al cubo, il sesso 3.xxx e l'Alitalia x.x rischiamo di dover fare i conti anche con il Marketing 2.0.
In tutta onestà non so dirvi chi abbia coniato in termine. In rete non è difficile imbattersi in tracce interessanti, come il blog di Emmanuel Obadia o la community dedicata all'argomento.
Ciò che vi propongo è un'edizione italiana del MANIFESTO DEL MARKETING 2.0, che potete leggere nella sua edizione originale in spagnolo (sotto licenza Creative Commons) e che ho recentemente presentato in occasione dei workshop tenuti all'interno del Festival dell'economia al cubo (che a dispetto del nome è stato un evento ricco di contenuti e ben organizzato sotto la supervisione di Francesca Chiocci).
Da premettere: non provo alcuna eccitazione al proliferare di questo suffisso. Comprendo la necessità degli operatori del settore - meno quella dei professionisti della conoscenza - di ritagliarsi una nicchia o migliorare il proprio posizionamento puntando sull'adozione di nuovi termini, ma questa sarebbe una pratica efficace se ai nuovi termini corrispondessero effettivamente nuovi contenuti. Invece siamo fermi all'età del dado concentrato: come lo si voglia chiamare, i piatti conditi con il glutammato di sodio avranno piu o meno tutti lo stesso sapore.
Ma torniamo al nostro marketing 2.0.
I concetti di fondo sono quelli mutuati dal Permission Marketing di Seth Godin, i sani principi della Customer Satisfaction ed i fondamenti delle pratiche relazionali tipiche del Customer Relationship Management.
Non resta che spendere qualche minuto del vostro tempo per addentrarvi nei meandri del Marketing 2.0 !!!