venerdì 27 maggio 2011

Prezzo Felice e gli sconti infelici...

Era da tempo che volevo scrivere un articolo sul fenomeno del couponing che comincia a spopolare anche qui in Italia. Per intenderci, stiamo parlando del mondo dei buoni sconto offerti su internet con i quali è possibile acquistare pranzi, viaggi, trattamenti di bellezza a prezzi a volte incredibili... ma così incredibili che oggi mi è venuta voglia di investigare il fenomeno.



Si tratta sempre di un buon affare? Certo, ma non sempre l'affare lo fa il cliente finale. Di certo chi ci guadagna è sempre l'intermediario, sia esso Groupon, Let's Bonus, Groupalia o il nostrano www.PrezzoFelice.it.
A guadagnarci in qualche modo dovrebbe essere anche il fornitore del servizio, sia esso il parrucchiere, la SPA o l'agenzia viaggi di turno.
Ma in genere il guadagno del provider è sul medio-lungo termine, e risiede nella capacità di fidelizzare i clienti acquisiti attraverso le promozioni (e gli allievi che hanno partecipato alle mie aule di formazione sanno come in genere la Promozione faccia a pugni con la fidelizzazione....).




Accade questo: in genere l'importo del coupon, ovvero il prezzo che il cliente finale paga per garantirsi il diritto al servizio/prodotto, è in genere ripartito al 50% tra intermediario e fornitore. Ciò implica che la pulizia dentale venduta a 29 euro in realtà ne fa intascare scarsi 15 euro allo studio dentale di turno (riflessione a latere: ma com'è che per anni ci han venduto le pulizie dentali per prezzi oscillanti tra i 60 e i 90 euro, in genere in nero??? Misteri italiani....).

Il problema è che non tutti i fornitori sono consci di cosa stanno veramente facendo quando aderiscono ad una di queste promozioni. Il risultato della promozione è la generazione di lead qualificati, ma attenzione: se la forchetta tra il prezzo di offerta e il valore del bene è eccessiva, staremo pescando nella rete i pesci sbagliati, ovvero clienti molto sensibili al prezzo che poi non acquisteranno altri prodotti o servizi da noi (ops, da voi... da loro!).



Inoltre se si lanciano sul mercato troppi coupon, e la risposta dei clienti è notevole, o si ha una struttura preparata a gestire l'impennata della domanda, o ne risentirà la soddisfazione del parco clienti di base (ma anche di quello in entrata, che non esiterà a far valere i suoi diritti di nuovo cliente esigente..). Per intenderci, la SPA che diventa sovraffollata e non riesce a servire con la stessa qualità di servizio il cliente abituale e a prezzo pieno.

Per non parlare di quei fornitori, in genere i ristoranti, che dopo aver venduto tanti coupon, ignari di quanto sarebbe accaduto dopo, riservano a questi clienti acquisiti in promozione un pessimo trattamento, in quanto capiscono troppo tardi che stanno offrendo un servizio sotto-costo... e quindi doppia perdita: in partenza, e lungo il cammino, perchè nessun cliente trattato male tornerà in quel ristorante (a parte, ovvio, i masochisti, che pure esistono :-).

C'è anche il fornitore furbo: che gonfia il prezzo del servizio-prodotto finale prima di metterlo in promozione. Pensando che i clienti siano come delle mucche (che pur hanno la loro intelligenza ma sembrano poco sveglie) e non si accorgano leggendo il menú che le portate loro riservate costano al ristorante meno di quanto si millantava su internet.



Ai fornitori: capite bene quali obiettivi avete con questo tipo di promozioni, e individuate a priori quale tipo di guadagno volete garantirvi (e soprattutto, come...).
Agli intermediari: non potete volgarmente vendere questo tipo di promozione, ma dovete agire come consulenti sul fornitore, spiegandogli i vantaggi dell'operazione, con chiarezza. Altrimenti anche voi ne farete le spese.
Last, ai consumatori e clienti finali, un avvertimento: attenzione, non sempre si tratta di un affare.


Leggete questa breve storia:
PREZZOFELICE lancia oggi il coupon di www.circuitoviaggi.it: 49 euro per acquistare una vacanza mare e garantirsi uno sconto di 500 euro.

Sul sito di Circuito Vacanze trovate un elenco di strutture. C'è anche il regolamento, e lí casca l'asino... la promozione non sembra così chiara. Allora li contatto per email:


Inviato: venerdì 27 maggio 2011 11.40
A: info@circuitovacanze.it
Oggetto: velia club marina di casalvelino

Salve,

vorrei un preventivo per la III o IV settimana di luglio.
siamo 2 coppie, vorremmo alloggiare in 2 bungalow o cottage separati, ed abbiamo un bebè, quindi siamo un totale di 4 adulti + infant 12 mesi.
Il regime scelto sarebbe di all inclusive o mezza pensione.
Gradirei ricevere un preventivo completo di TUTTI i costi, anche quelli accessori.
Inoltre ho visto che avete attualmente in corso una promozione attraverso il sito prezzofelice, cosi come noto nelle tariffe una colonna gialla "villorissima" dove noto un prezzo ridotto... insomma, vorrei capire se questa tariffa è ancora disponibile perchè mi sembra equivalente agli sconti ottenibili attraverso il coupon.

Grazie mille.
Rispondono:
in 27/mag/2011, at 14.37, <info@circuitovacanze.it> wrote:



Buongiorno,
sono ad informarla che lo sconto di Euro 500,00 viene applicato alla quota base riportata nel catalogo del Tour Operator di riferimento e riguarda esclusivamente il valore della pratica
al netto delle quote aggiuntive previste dall’operatore stesso, come la quota dossier e assicurazione a carico di tutti i partecipanti al viaggio.
Un volta acquistato i buoni, indicando i codici, la struttura e il periodo di suo interesse seguirà la quotazione e le modalità di prenotazione.
In attesa di un suo gentile riscontro, resto a disposizione per qualsiasi necessità ed informazione.
Cordiali saluti 

Replico:

Date: 27 maggio 2011 15.06.47 GMT+02.00
To: info@circuitovacanze.it
"Guardi, l'offerta è montata in un modo oscuro...
sul catalogo della destinazione ci sono 2 prezzi, immaginiamo allora che lo sconto venga applicato sul prezzo maggiore.
C'è poi scritto che è inclusa la pensione completa, ma in piccolo c'è scritto che è dovuto un forfait per i pasti di 100 euro... e allora non si capisce se è compresa la pensione completa perchè si debba pagare il forfait....
poi si finisce su un altro sito, di un'agenzia vostra concorrente, e tutto diventa chiaro... senza dover rischiare di spendere 49 euro per un coupon le cui modalità di riscatto sono oscure...
vi meritereste un passaparola negativo su internet ma per questa volta soprassiedo."









A questo punto mi chiamano telefonicamente, consci di dovere qualche spiegazione. E mi confermano telefonicamente che se la tariffa più bassa è offerta dal tour operator, lo sconto di 500 euro sarà applicato anche sulla tariffa più bassa. 

Voglio vederci chiaro, contatto il tour operator  che mi informa che la tariffa early booking non è più disponibile, ma ne offrono un'altra  superiore di 50 euro.
Rimetto mano alla tastiera e scrivo:




: info@circuitovacanze.it
Oggetto: Re: R: info promozione Prezzo Felice - Mare Italia

Gent.ma,
la ringrazio per la telefonata ricevuta e i chiarimenti.

Onde evitare ulteriori incomprensioni ho contattato personalmente il tour operator per avere informazioni sulla tariffa Vilorissima. Mi dicono che è una tariffa early booking che è andata esaurita (e che comunque imponeva il pagamento totale entro 8gg dalla prenotazione) e stanno invece offrendo una tariffa similare a 530 euro a persona (totale di 550 incluse assicurazione e iscrizione) per la settimana del 23 luglio, che prevede un anticipo del 25% e il saldo all'arrivo.
Se mi conferma che questa è la tariffa, procederei all'acquisto dei 2 coupon sul sito prezzofelice.
Oppure, se possiamo risparmiarci questo passaggio di prezzofelice.it, mi faccia lei la tariffa che è reciprocamente più conveniente.

La saluto cordialmente,


LA LORO REPLICA:

n 27/mag/2011, at 18.14, <info@circuitovacanze.it> <info@circuitovacanze.it> wrote:


Sono ad informarla che per poter procedere con la prenotazione del viaggio richiesto deve acquistare i buoni vacanza attraverso il sito Prezzo Felice.
Inoltre sono a comunicarle che per le offerte extra da catalogo, il valore del buono viene dimezzato del 50%, di seguito sono ad indicarle le quotazioni:

Destinazione: Campania – Marina di Casalvelino
Struttura: Viloraclub Velia
Tour Operator: Viloratour
Sistemazione: camera standard
Trattamento: pensione completa con bevande
Periodo : dal giorno 23 Luglio al giorno 30 Luglio
Dettaglio quote:Quota in offerta: Euro 532,00 x 2
Sconto buono vacanza: Euro 250,00
Quota iscrizione e assicurazione: Euro 30,00 x 2
Gestione pratica Euro 50,00
Totale:
ll preventivo per 2 adulti e 1 infant per un soggiorno di 08 giorni e 07 notti è di 
Euro 924,00 (a persona Euro 462,00)

La presente quotazione è valida anche per la seconda camera matrimoniale standard.

Per qualunque informazione la prego di contattarmi al numero sotto indicato o di lasciarmi un suo recapito telefonico.

In attesa di un suo gentile riscontro, resto a sua disposizione.

Cordiali saluti



AL PREZZO DI CUI SOPRA ANDREBBE AGGIUNTO ANCHE IL COUPON DI 49 EURO. SAPETE A QUANTO È POSSIBILE ACQUISTARE LA VACANZA SU UN ALTRO CANALE? ECCO LA RISPOSTA RICEVUTA IN MATTINATA MOLTO PRIMA DI QUESTO BAILLAME...:

Buonasera da CaesarTour,
come da Sua gentile richiesta, Le confermo la disponibilità e il seguente preventivo:
Viloraclub Velia - Marina di Casalvelino - pensione completa con bevande 4 adulti + 2 infant
sistemazione in bungalow doppi:

Dal 23 al 30 Luglio:

Quota adulto a persona Euro 439.00
infant 1 anno gratis con culla propria
prenotazione e ass. medico bagaglio a persona Euro 10.00
TOTALE A CAMERA EURO 898.00
Tessera Club (dal 28.05 al 24.09) obbligatoria da pagare in loco € 35 per persona a settimana, Bambini 0/4 anni non compiuti esenti
Mi faccia sapere se intende procedere con la prenotazione.
Cordiali saluti





-75 EURO... ALLA FACCIA DEL PREZZO FELICE DI CIRCUITO VACANZE....





lunedì 28 febbraio 2011

Il social CRM si chiama NIMBLE !

Nimble viene lanciato ufficialmente oggi sul mercato americano e internazionale.
Nimble, che letteralmente significa "agile e veloce nei movimenti", "facile da comprendere" è effettivamente... Nimble!



Qualcuno si ricorda di Goldmine? Fu una delle prime soluzioni di CRM dedicate alla piccola e media impresa, frutto dell'inventiva di Jon Ferrara. Jon vendette la sua creatura quando era ancora un buon prodotto ed oggi si ripresenta sul mercato con una soluzione promettente, cui forse l'etichetta Social Customer Relationship Management stá un pò larga ma che lascia intravedere grandi potenzialità.

Visto che ho potuto testare tra i primi la versione Beta già alcuni mesi fa credo si possa trarre un primo bilancio della soluzione, sottolineandone i vantaggi ed enucleando le debolezze. Cominciamo dai vantaggi?

  1. E' gratis. E' davvero un vantaggio? No, se si tratta di un'applicazione inutile. E Nimble è utilissima per muovere i primi passi nella galassia social network a caccia dei nostri clienti. E' gratis, e lo è quanto basta per far venire l'acquolina in bocca sulle sue evoluzioni future, che saranno immaginiamo a pagamento.
  2. E' effettivamente pensata per le esigenze della piccola e media impresa. Ciò  non toglie che possa essere molto utile anche in una banca, o in un'azienda di grandi dimensioni. Ma questo lo capiremo con il tempo.
  3. Permette di avere una visione centralizzata sui flussi comunicativi social (al momento, Linkedin, Facebook e Twitter) dei nostri clienti: di sicuro, è un ottimo strumento per il listening & communicate
  4. E' un gestore di contatti web-based, che si integra perfettamente con i suddetti network, la posta di Gmail e qualsiasi account IMAP based
  5. E´ facile da usare


Da dove partire per migliorare?
  1. E`un gestore di contatti... e poco altro, al momento. Quindi l'attributo social è sicuramente meritato, un pò meno quello CRM. Mancano quindi del tutto le funzionalità associate alla gestione del ciclo di vendita, così come dei marcatori per gestire con efficacia le differenze tra un prospect e un cliente attivo. Mancano anche delle funzionalità avanzate orientate alla gestione di campagne di marketing... ma in fondo il tool al momento si chiama NIMBLE CONTACTS ed è Free.

Hasta la proxima!


lunedì 31 gennaio 2011

Armando De Lucia - laboratorio Business Game Lab

Armando De Lucia alle prese con i ragazzi delle scuole superiori che hanno partecipato al suo laboratorio Business Game Lab, dal 25 al 27 settembre mattina, nello spazio eventi della tendostruttura

venerdì 16 aprile 2010

Dati Nielsen: nel primo bimestre 2010 l’advertising cresce del 2,7%



Dopo l’aumento registrato a gennaio il mercato dell’advertising si conferma in crescita anche a febbraio. Gli investimenti pubblicitari nel primo bimestre del 2010 sono cresciuti del +2,7% rispetto allo stesso periodo del 2009 arrivando a sfiorare la soglia di 1,3 miliardi di Euro. Il dato è in parte dovuto al confronto con un periodo particolarmente duro come l’inizio del 2009, ma è da considerarsi comunque positivo. Il 2010 si è aperto con un buon andamento della televisione e con la tenuta dei quotidiani. Crescita a due cifre per radio, cinema e affissione. Aumenta il numero di aziende inserzioniste su tutti i mezzi ad eccezione della stampa.

I mezzi e i settori
La televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox), chiude il primo bimestre 2010 con una crescita del +4,9%, dovuta ad un aumento degli investimenti di molti settori importanti come alimentari (+10,8%), telecomunicazioni (+16,5%) farmaceutici (+10,4%). In calo invece la spesa pubblicitaria del settore automobili (-6,6%).

Sulla stampa l’advertising cala complessivamente del -4,3%, ma i risultati dei vari mezzi sono divergenti. Mentre i quotidiani a pagamento confermano l’inversione di tendenza di gennaio (+1,0% nel bimestre), la free-press (-6,7%) e soprattutto i periodici (-14,1%) sono ancora in difficoltà. Considerando soltanto la tipologia commerciale nazionale l’andamento dell’advertising sui quotidiani a pagamento è molto positivo (+9,8%). Ancora sui quotidiani a pagamento da sottolineare aumenti rilevanti per alcuni settori come telecomunicazioni e finanza/assicurazioni.

La radio registra uno dei migliori risultati tra i media principali con una crescita del +11,0%. Anche in questo caso forte aumento degli investimenti provenienti dalle aziende di telecomunicazioni e finanza/assicurazioni.
Aumento rilevante anche per il cinema (+23,7%) e l’affissione (+27,0%) mentre internet registra un +3,8%. Il direct mail chiude il bimestre con una leggera contrazione (-1,4%) mentre cresce l’advertising su transit (+10,6%), cards (+4,8%), out of home tv (dato non comparabile per aumento copertura sul mezzo).

Considerando la pubblicità commerciale nazionale su tutti i mezzi rilevati, i settori che aumentano maggiormente la spesa sono: toiletries (+32,7%), telecomunicazioni (+21,2%), mentre tra i settori principali segnaliamo il calo delle automobili (- 5,8%).

Le aziende
Nel periodo gennaio-febbraio 2010 Il numero di aziende inserzioniste è in crescita sulla Tv (+15,3%), sulla radio (+13,7%), in affissione (+10,6%), cinema (+22,5%) e su internet (+22,5%) mentre è in calo sulla stampa (-4,9%). Ferrero, Wind, Vodafone, P&G, TIM sono i primi 5 inserzionisti.

Credits: Media Key

martedì 23 marzo 2010

LE BUGIE DI RYANAIR: quando la promozione è in realtà un inganno



Ryanair, la compagnia famosa per aver democraticizzato l'uso dell'aereo come mezzo di trasporto, semplicemente copiando in Europa quanto da anni Southwest Airlines già faceva negli Stati Uniti, aggiunge allo scivolone sui conti registrato nell'ultimo trimestre dello scorso anno anche pratiche poco trasparenti di relazione con i suoi consumatori.

Essendo abituato a viaggiare in Europa per lavoro e per diletto, e riconoscendo a Ryanair la capacità di raggiungere angoli del vecchio Continente in modo più efficiente oltre che economico di compagnie più blasonate ( con le quali sareste costretti a fare scalo negli aereoporti principali per raggiungere le destinazioni minori) , quando ricevo una promozione della compagnia spendo sempre qualche minuto nel controllare se nei giorni a me congeniali riesco ad usufruire delle incredibili tariffe pubblicizzate.
Ed è circa un anno che mi risulta davvero difficile poter cogliere l'affare, al punto che da 3 mesi a questa parte quei pochi minuti sono diventati in realtà un rituale più lungo, durante il quale controllo su tutto l'arco della promozione se effettivamente esiste un volo tra il milione pubblicizzato a tariffa superscontata.



Ebbene, nel video che ho postato anzitempo su YOUTUBE, potete constatare con i vostri occhi che scegliendo 4 differenti tratte (Santander - Valencia - Alghero e Girona Barcellona), tutte in partenza da Roma Ciampino, non esiste neanche un volo disponibile a tariffa superscontata. Eppure la promozione recita che ci sono un milione di voli a disposizione a 7 euro, per cui la legge dei grandi numeri vorrebbe che tra le tante tratte in gioco almeno una sia quella vincente (un pò come grattare su tot biglietti del gratta e vinci... beh, l'impressione è di avere + probabilità di vincere d'azzardo che di poter comprare un volo a tariffa superscontata).

L'offerta odierna dura 2 giorni, per voli prenotabili dal 6 aprile al 31 maggio, con almeno 14 giorni di anticipo.




Facciamo un rapido calcolo: io ho scelto 4 connessioni, moltiplicate per il numero di giorni della promozione (24 in aprile + 31 in maggio= 55), e di queste tratte quella di Girona ha una frequenza di 3 voli al giorno, Valencia 1 al giorno, Santander e Alghero entrambe 4 voli a settimana. Quindi 165 tratte Roma – Barcellona + 55 Valencia + 35 Santander + 35 Alghero, implica che ho testato circa 290 possibilità..... TUTTE NEGATIVE.

VEDI IL VIDEO SE NON CI CREDI.


Ora, che la qualità dell'esperienza vissuta su un volo Ryanair sia degradata nel tempo è un dato di fatto:
dalla scortesia di alcuni membri del personale, al fatto che durante il tragitto è meglio indossare dei tappi isolanti se non si vuole essere esposti a un bombardamento pubblicitario assordante, all'obbligatorietà di una serie di opzioni, come il check in online, che andrebbe bene se non fosse un servizio da pagare obbligatoriamente a parte...

Beh, se la customer experience scende vertiginosamente e al contempo l'azienda mi tratta come un merlo dicendomi che ci sono superofferte che poi non esistono (invito il management RYANAIR, se in ascolto, a dirmi quali passeggeri hanno potuto comprare un volo a 7 euro tra le 00:00 e le 11:22 di oggi 23 marzo 2010 sulle tratte da me indicate).... non so, sento l'esigenza di condividere con voi la caduta di questo angelo dei cieli, che oggi si approfitta del vasto pubblico che nel tempo ha saputo guadagnare alla causa degli autobus volanti.

Poi sorge spontanea la riflessione sul valore – utilitá – finalità della promozione come leva di marketing. Mi sembra evidente che nel caso citato la promozione non ha alcuna finalità strategica, anzi se tatticamente riesce ad intercettare un alto numero di potenziali clienti al contempo rischia di inficiare il valore qualitativo e quantitativo delle relazioni esistenti: è ovvio che quando il cliente comincia a vivere come non equa la relazione con l’azienda (o con il brand) se ha delle alternative disponibili, cambia. E se non le ha, si ritrova in una prigione dalla quale opportunisticamente uscirà non appena potrà acquistare sul mercato un’offerta che risponda meglio alle sue esigenze, che non sono solo e sempre di portafoglio, ma anche valoriali. 

venerdì 19 febbraio 2010

Roma, "Side Leaders" per scoprire giovani imprenditori

Reuters - 19/02/2010 10:15:10



di Roberto Bonzio
ROMA, 19 febbraio (Reuters) - Nei primi anni Novanta, lui che di anni ne aveva solo 23 girava per le aziende italiane profetizzando che il futuro del business era su Internet.

"Non mi rispondevano che non era vero. Dicevano: cosa vuoi saperne tu, che hai 23 anni!", ricorda Fabrizio Capobianco, fondatore e amministratore delegato di Funambol, azienda di tecnologie open source per telefonini, sviluppo del software a Pavia, marketing e financing a Silicon Valley.

Capobianco è tra i dieci giovani leader raccontati in un libro appena uscito che esamina casi di successo nel campo dell'innovazione, per cercare di capire come mai sia così difficile in Italia per i giovani trasformare in impresa una loro idea. Parte di "Side Leaders", nuovo progetto per valorizzare l'imprenditoria giovanile.

"Purtroppo, a chi ha una bella idea il nostro sistema finanziario non chiede cosa comporti in termini sociali, se potrà migliorare la vita dei cittadini, dare occupazione o benessere... no, ti chiedono la busta paga e il 740. E se un giovane ha una grande idea ma non ha risorse, a nessuno interessa quel che ha in mano o nella testa. Solo quel che può garantire con i suoi risparmi", dice a Reuters Giorgia Petrini, giovane imprenditrice e autrice di "L'Italia che innova" (Koinè Nuove Edizioni), che viene presentato oggi nel corso di un evento all'auditorium dell'Ara Pacis a Roma.

In questa situazione, dice Petrini, per una tradizione italiana tutta legata al patrimonio, diffusa a suo giudizio in tutte le istituzioni finanziarie, "per il fatto che tu ti debba preoccupare di un progetto innovativo garantendo la giusta idea con una casa ipotecata o tre generazioni di imprenditori alle spalle, se non sei ricco, nessuno ti sta a sentire".

Di qui l'idea di scovare casi di successo imprenditoriale controcorrente, di chi "ce l'ha fatta" da solo con una grande idea, in un Paese in cui ai ragazzi, sfiduciati, afferma, nessuno ha insegnato a combattere per ottenere quel che gli spetta.

Mentre a dominare è una gerontocrazia "dove tutti in campo governativo e imprenditoriale hanno più di 50 anni", che guarda spesso al passato. "Siamo ancora ai manifesti elettorali, mentre (il presidente Usa Barack) Obama ha fatto quasi tutta la sua campagna elettorale online e su Facebook... siamo incapaci di comprendere il forte potenziale che questi nuovi strumenti hanno".

Storie di successo legate a creatività e determinazione, quelle raccolte da Petrini. Come quella di Luca Ascani, fondatore di GoAdv, editore di contenuti web che dichiara 17 milioni di visitatori unici al mese, "editore online che pur capendo poco di tecnologia ha avuto un'idea e ha visto un'opportunità di business".

Di Stefano Cigarini, che ha inventato Kicko, portale per scoprire giovani talenti del calcio attraverso uno scouting digitale. O Silvio Gentile, presidente e amministratore delegato di Green Utility spa, che nel campo delle energie rinnovabili si trova a fare da solo il terzo socio... di due colossi internazionali.

Oppure Iosè Magno, unico caso non ancora di successo, fondatore e amministratore delegato di un social network italiano, Blucape, con l'ambizione di rivoluzionare il sistema dei network internazionali di comunicazione e creare migliaia di posti di lavoro in pochi anni.

Con il libro, Petrini si ripropone di rilanciare il progetto "Side Leaders", mirato ad aiutare i giovani che vogliono fare impresa puntando su innovazione e nuovi mercati. "A questo Paese servono imprenditori di prima generazione, un po' di incoscienza costruttiva e quel coraggio necessario a fare una vera e propria rivoluzione culturale", conclude Petrini.




-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

martedì 16 febbraio 2010

Dai Social network all'economia della felicità: un percorso trasversale di riflessioni sull'economia ed il benessere

Preg.mo Claudio, stimati ragazzi,
avete fatto un gran salto in avanti (non dovete scusarvi per l'invio dell'email precedente) e ponete domande - complesse - alle quali dare risposta non risulta immediato.

Sarò sintetico nel rilanciare uno stimolo alle 4 domande che ponete.

1: circa 10 anni fa fu pubblicato un libro intitolato "CLUE-TRAIN MANIFESTO". Si diceva all'epoca: "I mercati sono conversazioni". Sembrava forse oltraggioso per chi si occupava di televisione e pubblicità in quegli anni, oggi invece l'oltraggio è una realtà che sta modificando il modo di fare comunicazione ed il panorama delle aziende del mondo della pubblicità. Ci si avvicina, con sempre maggiore rapidità, ad un'economia dove il valore non è nel ritorno finanziario di breve termine, ma nelle persone - ovvero, nei clienti -.
E dove sono i clienti, oggi, se non dentro i social network? E' solo questione di tempo e non ci sarà altro media al di fuori di internet (certo, utilizzato attraverso terminali differenti: pc, telefono, auto, orologio, tv... ma sempre internet sullo sfondo). E' solo questione di tempo ed il divario generazionale che ancora oggi segna l'uso di internet sarà solo un ricordo.

2: CRITICAL CITY ha vinto un premio diversi premi per la carica innovativa del progetto. Appena 2-3 settimane fa c'è stata a Roma la premiazione 2010 dei progetti presentati sulla piattaforma Kublai (che fu il trampolino di lancio di Critical City lo scorso anno). Bene: l'Italia si conferma un paese di innovatori, quello che manca è una cultura e un'economia che supporti sviluppi solleciti animi faccia crescere questa innovazione. Altro ci sarebbe da dire ma vi lancio una proposta tra poche righe.

3: il benessere, dal mio punto di vista, è completamente slegato dal concetto moderno di benessere economico. O, meglio, sono 2 dimensioni differenti, e la prima è sganciata dalla seconda, mentre la seconda dipende strettamente dalla prima.

4: mentre riflettevo sulla vostra ultima domanda mi chiedevo come foste arrivati dal mio intervento sui social media a ragionare sul concetto di economia della felicità. Ed ho ricordato che, prima dell'economista americano Kahneman (documento word) insignito del nobel per le sue teorie di politica economica, era stato il giovane re birmano ad avvicinarsi alla sintesi "felice" tra dimensione economica e dimensione privata, tra benessere e numeri. A sostegno di quanto riportato al punto 3 vi racconto questo aneddoto personale:
mio figlio ha 10 anni. A ridosso dell'ultimo Natale io e la mia compagna abbiamo scoperto che il piccolo aveva costruito un sistema di bugie tale che era diventato piu grande di quanto lui potesse immaginare, e che era sostanzialmente mirato a poter passare piu tempo a giocare che a studiare (diciamo che aveva abusato della nostra "economia della fiducia"). A Natale ha ricevuto i regali, che erano stati comprati già da tempo, ma con l'avvertenza di non potervi giocare fino a quando non avessimo ristabilito un sano equilibrio nel nostro reciproco rapporto fiduciario. Tra i regali, figuravano alcuni titoli per PS2 e WII. Quando la scorsa settimana abbiamo rincontrato la sua insegnante, e ci siamo accertati che eravamo nella giusta direzione, gli abbiamo permesso di poter usufruire di un solo titolo tra quelli regalati a Natale, ed in particolare di un gioco dalle evidenti finalità didattiche (WII Music). Era da tempo che non lo vedevo affezionarsi ad un gioco come in questa occasione. Vedo in lui lo stesso attaccamento che nutrivo io quando ancora esistevano i negozi di dischi, io ero adolescente, e comprare musica era un "lusso" - poi l'avvento del digitale ha alterato questo legame di fruizione -. In sintesi: cio`che ho notato è che quando riceveva in passato 3 giochi allo stesso tempo, era come "confuso" o "abituato" ad averli. Aver invece vissuto questa dimensione della privazione, e poi della scarsezza, ha restituito un senso differente alla sua esperienza. 

Quindi chiedo: secondo voi, cos'è l'economia della felicità?



Il giorno 14/feb/10, alle ore 14:01, Claudio ha scritto:


Gentile Sig. De Lucia,

ci scusiamo per averle inviato in precedenza una e-mail che era solo una bozza e che non poteva permettere di capire quello che abbiamo in mente di fare.
Vogliamo riprovarci adesso sperando di essere più chiari e di rendere almeno l’idea del lavoro che vogliamo intraprendere.

Il nostro progetto prende spunto dalla seguente analisi della situazione:

  1. i giovani passano molto tempo su internet: giochi on-line e social-network soprattutto. Questo rende, talvolta, più difficile rispetto al passato la socializzazione nella realtà quotidiana;

  2. d’altra parte questo crea una rete virtuale di rapporti “facili” e veloci capaci di coinvolgere in brevissimo tempo molte persone che possono anche non conoscersi, superando eventuali difficoltà di socializzazione. Ad esempio, accade che tutti gli alunni o quasi di una scuola si trovino davanti all’entrata sapendo che c’è uno sciopero puramente inventato perché hanno ricevuto un messaggio che lo annuncia: viene quindi ad accadere questo tipo di “manifestazione” che non ha alcun senso se non quello di seguire un messaggio in multipla!

In seguito alla partecipazione a Economia3 ci siamo posti queste domande:

  1. che relazioni ci sono tra i social-network e il marketing? Perché Critical City ha vinto un premio legato all’economia?

  2. il benessere è sinonimo di benessere economico? Che cosa s’intende per “Economia della Felicità”?

Provando a rispondere a queste domande, vogliamo tentare di creare un blog sulla falsa riga di Critical City che coinvolga gli studenti del nostro istituto in una specie di gioco che esca dal virtuale ed entri nel reale, con lo scopo di riappropriarsi degli spazi e degli strumenti della scuola e di contribuire a rendere più facile la socializzazione.
Quindi chiediamo gentilmente che lei ci aiuti a rispondere alle domande che le abbiamo elencato e, in caso di bisogno, speriamo di poter contare su i suoi preziosi suggerimenti.

La ringraziamo per la sua cordiale attenzione e le chiediamo scusa ancora una volta per l'e-mail precedente.



Gli alunni della 5° PA

giovedì 17 dicembre 2009

Social media strategy: una checklist per valutare come e quando operare sul web 2.0

E' di moda... è una gran moda: FORRESTER vaticina che il settore dei social media avrà un incremento medio del 35% nei prossimi 5 anni.
Qui offriamo la nostra mini-guida, utile a tutte le aziende che si stiano interrogando se è il caso di fare un investimento su questo terreno.

La premessa: il maggiore investimento non è tanto monetario, quanto di tempo. Perchè media sociale vuol dire venir fuori dalla logica del broadcasting e della comunicazione a 1 via per intraprendere il cammino dell'ascolto e della conversazione. Profetico fu il testo CLUETRAIN MANIFESTO: i mercati sono conversazioni.
Non fatevi influenzare dalla moda e dall'apparente semplicità di occupare uno spazio su Facebook, Myspace o altro media sociale di successo. Sarà utile forse registrare su queste piattaforme il proprio brand name prima che lo faccia qualche furbo, ma compiuto questo passo è il caso di elaborare la propria strategia.

A: chiedersi perchè. Perchè dovreste avviare un progetto di comunicazione e interazione sui social media? Ê lì che si trova il vostro pubblico? O rappresenta piuttosto un modo per entrare in contatto con un nuovo segmento di clienti? Evitate di farlo perchè lo fanno anche gli altri. Cercate di capire dove sta il vostro vantaggio. E quale sarà la creazione di valore per il vostro pubblico di riferimento.

Il primo corollario sarà:

  1. Chi sono le persone cui ci rivolgiamo?
  2. Quali sono i "non-luoghi" che frequentano?
  3. In quali conversazioni sono coinvolte?
  4. E' opportuno unire la nostra voce a questa conversazione?



B: chiedersi come. Soprattutto, come vi guadagnerete il rispetto in un luogo dove la comunicazione sfugge al vostro controllo ed il potere è nella voce dell'Onda Anomala,  come vi presenterete al vostro pubblico,  se vestirete il frac o il completo adatto ad un casual friday. Le persone cui vi rivolgete sono sostanzialmente dei "creatori" cui poter demandare/delegare la produzione di contenuti di valore, o piuttosto sarà vostra responsabilità postare, supportare, ascoltare, e di nuovo parlare, moderare, indirizzare?

  1. Andrà fatto salvaguardando il rapporto di fiducia che ci ha contraddistinto fino ad oggi.
  2. Dovremo trovare il giusto punto di equilibrio tra conversazione e promozione. Mai la promozione dovrà essere un urlo che scavalca. Si, potrà essere alta la nostra voce se alto sarà il valore per i nostri interlocutori.
C: quali obiettivi. Cosa ci aspettiamo come ricompensa del nostro tempo e del nostro impegno? Saremo capaci di misurare il ritorno sull'investimento di queste iniziative?

D: quando controllare cosa sta accadendo. E, di conseguenza, avere un piano B nel cassetto. Saper agire con tattica per migliorare, reindirizzare, e per essere in tempo a cambiare strategia. Soprattutto, apprendere dall'esperienza.

lunedì 14 dicembre 2009

Defacing Berlusconi: La comunicazione politica in rete

La notizia del giorno dalle 19 di ieri è sicuramente il defacing compiuto sul volto del presidente del Consiglio italiano. E' una notizia che occupa tutti i titoli dei giornali, anche di quelli esteri.
Ieri ho speso una buona mezz'ora su TWITTER, leggendo l'interminabile flusso plurilingue di rilanci sulla notizia. Stamane ho girovagato 15 minuti su facebook, ed è qui che ho notato qualcosa di strano.

E' quindi un'occasione per riprendere le fila del discorso avviato a settembre sul CRM al servizio della politica, per intenderci sugli ultimi echi della vicenda escort a palazzo Grazioli affrontata pubblicamente in Italia da un noto giornalista della stampa estera.

Cerchiamo di capire cosa sta accadendo in queste ore in rete.

Innanzitutto, TWITTER: dall'India alla Francia, dalla Spagna all'Inghilterra, laddove il tweet non era sul semplice fatto ma dotato di un commento, in genere questo commento era contro Berlusconi (nel senso generale di un sottile piacere nel rilanciare la notizia sul defacing...). Ma è noto che nel mondo del business i clienti (o utenti, o cittadini - nel nostro caso - "del mondo") che parlano in genere parlano CONTRO, si lamentano, raccontano la loro esperienza negativa.... C'è da dire che su twitter è un pò scoppiata la pentola: è emersa non dico la gioia (di pochi) quanto, ribadisco, il sottile piacere (già più numerosi) generato da quanto era accaduto. Mi colpiscono gli applausi in portoghese a Tartaglia, il dispiacere di un indiano di non comprendere la nostra lingua per poter leggere i post su facebook di uno dei gruppi su TARTAGLIA SANTO SUBITO, e  la diffusa visione iberica che in qualche modo il defacing se lo sia cercato....

FACEBOOK: dai 15 minuti passati sulla nota piattaforma è nata l'esigenza di scrivere questo pezzo. Dai commenti in tempo reale presenti sul mio profilo non è stato difficile individuare qualcuno dei miei contatti diretti o indiretti già iscritti a gruppi pro Tartaglia o pro Berlusconi. Ovvio che subito si son levate voci di censura (da destra) invocando la chiusura dei gruppi in favore di Tartaglia (insomma, il sarcasmo non può essere di cattivo gusto, per una certa parte politica proprio non ha diritto di essere...).

Ho notato come uno dei gruppi a favore di BERLUSCONIcontroTARTAGLIA (4381 membri, gestito da studenti leghisti) recita testualmente: "Questa persona a mio parere doveva essere lasciata al linciaggio della folla!!"  Anche questo è un segno interessante dello stato di salute sulla nostra democrazia, dove chi invita ad abbassare i toni nel mentre li alza più del dovuto.




Internet è comunque inarrestabile e nel mentre c'è già il gioco in rete, banale ma con la sua colonna adsense a lato pronta a monetizzare l'evento.

Ce n'è un altro che ha rapito la mia attenzione: questo gruppo ha toni meno accessi e violenti, raccoglie + di 300.000 iscritti ma è gestito da un sito d'aste.... e a latere presenta una serie di link, tra cui uno al sito del popolo della libertà e l'altro ad un giornale che si professa senza divisa, ma che leggendo attentamente sembra indossare proprio la divisa del potere corrente. 







Cmq, a conti fatti, se su Twitter l'onda sembra essere neutra o contro B., su Facebook in questo momento siamo a 50.000 Tartaglia vs 500.000 Berlusconi...


La ciliegina sulla torta è arrivata mentre scrivevo questo pezzo: Sandro Ruotolo di Anno Zero pubblica una nota in cui ci si interroga chi ci sia dietro questo proliferare di fan pro Berlusconi. Ci si interroga se sia davvero possibile che una pagina possa crescere di 300.000 utenti in una sola notte... è difficile, caro Sandro, ma non impossibile in un sito come FACEBOOK che conta 10 milioni di persone. E poi bisognerebbe capire quanti iscritti aveva quella pagina il giorno prima, altrimenti come facciamo a sapere  quanti ne ha guadagnati in una notte???? Cmq, certo--- è un pò strano che un sito sia a favore di Berlusconi e contemporaneamente sia ben in evidenza l'asta sull'IPHONE... magari è solo un modo per creare traffico a costo zero surfando con scarsa intelligenza sulle notizie di cronaca.

(Tornando sullo stato della democrazia in Italia: sempre su Facebook è degno di lettura l'ultimo intervento di Roberto Saviano sull'imminente chiusura del processo SPARTACUS. In un Paese davvero democratico bisogna essere garantisti, permettere il diritto alla difesa e alla replica. Ma quando si occupano certe cariche, forse è il caso di darsi regole + strette ed avere la decenza di dimettersi - per puro decoro istituzionale - come accade nelle più mature democrazie anglosassoni. Ma si sa, il decoro ormai non regna sulla penisola.)


Cmq, alla fine, volevo dirvi che un istituto di ricerca mi dà il 90% delle preferenze se mi candidassi adesso alla carica di presidente del Consiglio, e dà il Partito Democratico ad appena il 15%... Caspita, non sapevo Rutelli valesse tanto!!! Ah.... è lo stesso istituto di ricerca del presidente del Consiglio, quello che dava i numeri ieri in piazza Duomo a Milano :-)

domenica 6 dicembre 2009

Perchè utilizzare GOOGLE adwords

Riserviamo ai nostri amici di lingua spagnola un buono spesa di 80 euro per provare il servizio di pubblicità testuale di Google. E per gli italiani? Non preoccupatevi, l'offerta è anche per voi... ma solo per i primi 3 che ci contatteranno  inserendo nell'oggetto GOOGLE 80EURO e i dati per essere ricontattati nel corpo dell'email.